AL CENTRO DI ROMA - ciclo "Idee e figure. Storie di strategie innovative per l’architettura"
About this Event
AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA, ARCHEOLOGIA E FILOSOFIA
Rassegna a cura di Edith Gabrielli
Ciclo Idee e figure. Storie di strategie innovative per l’architettura a cura di Orazio Carpenzano, Preside della Facoltà di Architettura "Sapienza", Università di Roma
CONFERENZA
Massimo Alvisi, Architetto
presenta
L’edificio è un albero
introducono
Edith Gabrielli e Orazio Carpenzano
Un edificio deve essere come un albero, il cui sviluppo superficiale è molto più grande della sua massa ed è capace così di adattarsi, seguire il vento, adagiarsi, anche per trovare un supporto sicuro, accanto a qualcos’altro e flettersi lentamente. Dobbiamo progettare architetture così, capaci di avvicinarsi a chi ci passa davanti, farsi attraversare dalla luce, accogliere e proteggere, sensibili al vento. Dettagli come foglie e strutture come rami, che richiamano il concetto giapponese di bellezza nell'imperfezione: ogni edificio diventa perfetto non perché impeccabile o “simmetrico”, ma perché in grado di dialogare con chi lo osserva, accogliendo diversi punti di vista e creando una relazione unica con ogni individuo. L'architettura non è un oggetto statico da ammirare, ma un’entità che evolve con chi la vive e la sua bellezza deriva dalla capacità di accogliere le differenze e di adattarsi ai cambiamenti del tempo e dello spazio."
Biografia
Alvisi Kirimoto, fondato nel 2002 da Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, si dedica ad architettura, urbanistica e design, combinando un approccio sartoriale, l’uso sensibile della tecnologia e il controllo dello spazio attraverso la manipolazione di “fogli di carta” – The Hands Works. Lo studio, attento al dialogo con la natura, alla rigenerazione urbana e all’impegno sociale, ha realizzato progetti di rilievo in Italia e all’estero, tra cui Medlac Pharma a Hanoi, Vietnam (2011); la Cantina Podernuovo a Palazzone (2013) finalista per la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana e vincitrice di premi come The Plan International (2015), il Premio Architettura Toscana (2017) e il Premio Internazionale Architettura Sostenibile Fassa Bortolo (2017); gli uffici direzionali a Chicago (2018), premiati al Best of Year Awards di Interior Design Magazine, all’Award dell’International Interior Design Association e al Global Design & Architecture Design Award; l’Accademia della Musica ABF “Franco Corelli” di Camerino (2020), vincitrice dell’International Architecture Award 2021 del The Chicago Athenaeum; il nuovo Padiglione universitario “The Dome” (2022) nel campus della LUISS Guido Carli a Roma, grazie al quale ha ottenuto, tra i vari riconoscimenti, nel 2023 i premi IN/ARCH Lazio e IN/ARCH Nazionale. Ha partecipato a iniziative culturali come la Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia nel 2012, 2016 e 2018, la Biennale di Architettura di Pisa nel 2019 e nel 2023 e il TEDx Barletta nel 2024. I lavori dello studio sono raccolti in tre monografie edite da Forma Edizioni (2024), The Plan/Maggioli (2023) e Hachette (2020) e ampiamente pubblicati su testate nazionali e internazionali, tra cui Architectural Record e The Plan, che hanno dedicato rispettivamente le copertine di settembre e dicembre 2018 al progetto del quartier generale di un cliente privato a Chicago, oltre a riviste come Abitare, AD, Casabella, Domus, ELLE Decor, INTERNI, Living, Surface, YAPI, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, L’Espresso e La Repubblica.
Questo nuovo ciclo di conferenze continua, come per le precedenti edizioni, a porre in tensione i rapporti non sempre facili tra la teoria e il progetto di architettura, che sono nella intrinseca natura della ricerca scientifica e accademica, ma anche nella qualità di ogni azione progettuale che aspiri a un senso culturale oltre che sociale.
È una tensione che si dispiega attraverso i nodi critici e multidimensionali che caratterizzano il tempo del nostro mondo, sulla sua forma e su tutte le relazioni possibili che l’architettura instaura con le differenti realtà, economiche, politiche, sociali, religiose, ecc.
La cultura architettonica è ancora capace di offrire un quadro interpretativo sulle condizioni complesse del presente? Avverte l’Architettura la responsabilità di trasmettere al futuro valori condivisi sui temi ambientali che vanno dalla vulnerabilità degli ecosistemi alle diseguaglianze sociali?
Il progetto ha sempre più bisogno di azioni intersettoriali e di transdisciplinarità, di approcci sistemici e processuali, di una comunicazione che possa consentire all’architettura di tornare ad essere un linguaggio aperto, capace di arrivare alle persone, con la forza necessaria per orientare e indirizzare verso comportamenti virtuosi.
Su queste premesse credo sia necessario proseguire la riflessione critica coinvolgendo alcune figure operanti che, a vario titolo e secondo coni ottici differenti, tentano di coniugare nella propria esperienza progettuale, appunto, riflessione teorica e prassi e le cui opere sono l’evidente e limpida testimonianza di una ricerca essenziale per comprendere il ruolo dell’Architettura e la natura del progetto architettonico.
Per scoprire tutti gli appuntamenti della rassegna:
vive.cultura.gov.it
Event Venue & Nearby Stays
Palazzo Venezia, via del Plebiscito 118, Roma, Italy
EUR 0.00