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★ TERAMO SABATO 28 DICEMBRE CORTEO ORE 16:00 ★CONTRO GUERRE, GENOCIDIO, REPRESSIONE
Oltre 430 giorni dall’inizio dell’aggressione genocida di Israele a Gaza: 430 giorni di fame, orrore, morte e dolore che macchiano l’umanità.
L’esercito israeliano ha ucciso, ad oggi 9 dicembre 2024, oltre 44.758 palestinesi, tra cui 17.492 bambini, con 11.000 dispersi e 106.134 feriti.
Mai tanti morti tra i civili come a Gaza.
Israele continua a bombardare ospedali, ambulanze, università, scuole stracolme di rifugiati, e spara sui civili in fuga.
Centinaia di civili – giovani, vecchi e bambini – rinchiusi negli stadi, denudati e umiliati. Uccisi a sangue freddo decine di civili inermi davanti ai figli ed alle mogli. Distrutto il sistema sanitario, bambini ai quali vengono amputati gli arti senza anestesia, madri e padri che implorano i medici di aiutare i loro bambini morti. Arrestati medici e personale sanitario che si sono rifiutati di evacuare gli ospedali. Pazienti intrasportabili lasciati morire dai soldati israeliani.
Nessun posto è sicuro a Gaza. Gaza è stata rasa al suolo. Gaza è un cumulo di macerie e di morti.
Fosse comuni e corpi in decomposizione per le strade. Le madri scrivono su braccia e gambe dei propri figli i loro nomi per poterne riconoscere i resti dopo un bombardamento, resti raccolti in buste di plastica. Privati di cibo, acqua, elettricità, internet, i palestinesi che ancora non sono stati uccisi sopravvivono in condizioni definite disumane ed apocalittiche dall’ONU.
Un’intera generazione di bambini traumatizzata.
L’inferno in terra.
Un genocidio taciuto dagli Stati con la complicità dei media. Una vergogna internazionale.
A Gaza anche i giornalisti sono un obiettivo di guerra, uccisi in 150. Nessuno deve raccontare e documentare gli atti criminali e sadici dei soldati israeliani.
Ma non solo a Gaza: la guerra avanza ovunque, sotto mille forme, anche nei confini dell'Europa, e a rimetterci sono solo le popolazioni e i territori, con milioni di morti e distruzione dei territori.
Anche all'interno del nostro paese, infatti, la guerra muove i suoi passi con accordi internazionali, scelte politiche e speculazioni economiche macchiate di sangue, come la vendita di armi. Il tutto a suon di Repressione verso chi protesta, di sgomberi di spazi sociali, licenziamenti di massa, e con l'impiego di tutti i mezzi per mettere a tacere ogni forma di lotta. E il DDL1660 rappresenta lo strumento più efferato di questa Repressione.
Chi non s’indigna è complice.
Chi tace ha le mani sporche di sangue. Basta silenzio!
Tutti in piazza per gridare forte: fermiamo il genocidio del popolo palestinese.
Contrastiamo le guerre e la Repressione
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Event Venue & Nearby Stays
Teramo Piazza Madonna Delle Grazie, Teramo, Ascoli Piceno, Italy