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ššššš ššš ššššššš:sono una band di Torino che non passa inosservata, la loro proposta oscura e impregnata di esoterismo, che mescola con sensuale maestria black metal, new wave, doom e punk ha catturato lāattenzione di pubblico e critica giaācon primi tre EP pubblicati tra il 2020 e il 2022. La firma con lāetichetta discografica āSeason Of Mistānon ha fatto che aumentare le aspettative intorno alla formazione torinese, a quel punto giaā candidata a scalare la lista delle novitaāpiuā interessanti della scena italiana. Lāuscita del primo full-lenght āFire Blades From The Tombāeā stata infatti una consacrazione: lāalbum ha suscitato un consenso pressocheā unanime, le date live si sono moltiplicate, alcune in Festival internazionali di genere come il āRoadburn Festivalā, āInferno Metal Festivalā in Norvegia e āSonic Ritesā a Helsinki.
Dalla recensione di Claudio Sorge su āRumoreā:
ārimarrete scioccati dal ponte Del Diavolo. una creatura multiforme nutrita delle piuā ānereāattitudini metalliche e dark punk, assemblate con un linguaggio al confine con lāesoterismo.
I Ponte Del Diavolo autoinvocano il progressivo sterminio dellāumanitaāattingendo a questi suoni doom e post punk con lāaiuto di due bassi! E sta qui la oro originalitaā: nel saper spaziare tra questi vasti campi para metallici.
Parzialmente ispirati a una tradizione favolistica folk (la cantante si faā chiamare Erba Del Diavolo, un erba velenosa e allucinogena) scrivono brani che evocano un certo spirito post-punk, da Siouxsie (Covenant) a Lingua Ignota, interpretate con una furia iconoclastica che puoā ricordare certe band anarco punk (Demon).
Questo eā il loro primo intero album: strepitosoā
šššāš:
Il progetto KRE^U nasce nel 2020 da unāidea dellāartista sardo Ignazio Cuga. Il nome della band letteralmente tradotto in āquerciaā, fa capire il profondo legame con la loro terra di origine, la Sardegna, dove ne vanno a raccontare le tematiche più nascoste e le leggende più oscure che rendono affascinante e piena di mistero questa regione. Il loro stile fonde le migliori caratteristiche dei pionieri del Black Metal che ricordano sonoritĆ tra i primi Bathory e i Darkthrone ma riarrangiate in chiave propria più cantautoriale, tradizionale ed etnica. Le tematiche trattate in questo genere sono abitualmente legate alle mitologie nordiche, propriamente dette True Norvegian ma in questo caso affrontano temi correlati al folklore sardo cantandoli in barbaricino, ovvero lāidioma antico e autentico di questo luogo. I riferimenti culturali e le tradizioni musicali, fondono le radici della storia e delle leggende della Sardegna, trattando fatti reali sui ribelli banditi sardi nellāera Sabauda.
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Ingresso riservato ai soci Csain 2025
Per tesserarsi: https://www.fabrik.it/nuova-pagina-adesione/
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FABRIK, Via Goffredo Mameli, 216, 09123 Cagliari CA, Italia, Cagliari, Italy
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