Modera Francesca Berardi, giornalista
About this Event
Sabato 19 ottobre, ore 12:30 - 13:30
Teatro Franco Parenti, Milano | Foyer
La morte e il lutto tornano a essere dicibili. Possono di nuovo farsi oggetti di un discorso collettivo e di un racconto condiviso, capace di accogliere il dolore della perdita. Sperimentiamo una ritualità nuova, che passa attraverso i social e i linguaggi del post-moderno, non per ciò meno genuina. Una tanatologa e una poetessa di fronte all’indicibile che viene detto.
Dire la morte è riconoscere nella finitudine la radice dell’umanità che ci affratella.
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I PROTAGONISTI
VIVIAN LAMARQUE | Poetessa e scrittrice
Ha esordito con la raccolta di poesie Teresino, nel 1981, premiata con il Viareggio Opera Prima, a cui ne sono seguite molte altre, tra cui: Il Signore d'oro, Poesie dando del lei, Una quieta polvere (tutti compresi nell'Oscar Poesie 2002), Poesie per un gatto, Madre d'inverno (Premio Bagutta e Premio Carducci) e L'amore da vecchia (Premi Saba, Viareggio e Strega 2023). È anche autrice di fiabe e dal 1992 collabora al Corriere della Sera.
MARINA SOZZI | Tanatologa
Curatrice del blog Si può dire morte, ha insegnato Tanatologia storica all’università di Torino e coordinato il Centro di Promozione Cure Palliative presso la Rete Oncologica del Piemonte. Oggi è responsabile dell’Ufficio Culturale di Fondazione Faro. Tra i suoi volumi: Reinventare la morte. Introduzione alla Tanatologia (2009), Sia fatta la mia volontà. Ripensare la morte per cambiare la vita (2014) e Non sono il mio tumore. Curarsi il cancro in Italia (2019).
FRANCESCA BERARDI | Giornalista, autrice podcast per Chora Media
Freelance, il suo lavoro è pubblicato con testate italiane e straniere tra cui The Guardian, TIME, Pro-Publica, PRX, Internazionale, Domani e Rai Radio 3. Ha vissuto negli Stati Uniti, dove ha lavorato come fellow al Brown Institute for Media Innovation, tra le università di Columbia e Stanford. Tra i riconoscimenti ricevuti ci sono The Front Page Award for in-depth reporting, il Premio Lucia per produzioni audio e il Pod. Nel 2024 è uscito il suo secondo libro, L'invenzione dei tuoi occhi.
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FESTIVAL INCONTRO 2024
Tre giorni di dialoghi, riflessioni, laboratori, performance, intorno al binomio paura e libertà, tema della terza edizione del festival INCONTRO.
Cosa succede quando la paura e la libertà si incontrano? Come possiamo essere liberi di avere paura? E che forme prende la paura della libertà?
Dialogo, spettacolo o stanza immersiva. L’appuntamento accoglie registri diversi attorno a temi forti, diritto, libertà, scelta.
La paura ha una voce sommessa che si fa chiara poco a poco. Per contro, la libertà sembra avere da subito il tono dell’affermazione, forte nella luce del giorno. Ma è vero anche il contrario. Paura abbagliante e libertà che bisbiglia.
Tre giorni per raccogliere voci e darsi una direzione possibile. Abitare il nostro presente chiede di far entrare l’altro nel nostro orizzonte. Essere consapevoli della sua paura e responsabili della sua libertà. Si è liberi quando si può garantire all’altro, a ogni altro, la stessa libertà che pretendiamo per noi. Quando la diversità che l’altro esprime può diventare bene di tutti.
Event Venue & Nearby Stays
Teatro Franco Parenti, 14 Via Pier Lombardo, Milano, Italy
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