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Beatrice Sberna è una delle nuove voci più originali del jazz in Italia. Bresciana di origine ma residente ad Amsterdam daalcuni anni
Emanuele Maniscalco e' polistrumentista e compositore (1983)
gravita da un ventennio intorno al jazz e al pop, con una particolare predilezione per le loro declinazioni più oblique e sperimentali.
Accompagnata
dalle oblique architetture pianistiche di Maniscalco, Beatrice dà nuova vita ad alcune vecchie song di Broadway (ma non
solo), in un delicato equilibrio tra passato e futuro.
L'ALBERODONTE APS
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BEATRICE SBERNA
unisce lo studio profondo della tradizione con la ricerca di un suono personale, unitamente a un lavoro sulle sfumature espressive e drammatiche dei testi.
Si avvicina al jazz da autodidatta grazie ai dischi del fratello maggiore sviluppando sempre un maggior interesse per l’improvvisazione. A 18 anni si iscrive al corso di Canto
jazz presso il conservatorio di Brescia Luca Marenzio sotto la guida dei
Maestri Elisabetta Antonini, Boris Savoldelli, Corrado Guarino e Giovanni Falzone. Avvia il progetto NIU con il contrabbassista Gabriele Guerreschi, componendo musica e testi originali.
A settembre del 2019 si trasferisce ad Amsterdam e inizia a studiare presso il “Conservatorum Van Amsterdam”. Ha modo di conoscere musicisti provenienti da tutto il mondo e di esibirsi in Olanda e in Belgio. Ad Amsterdam, ha all’attivo vari progetti: un duo con il giovane chitarrista brasiliano Gabriel de Oliveira e il progetto “Scugnizzi, serenate, valzer e milonghe”, da lei diretto, in cui fa un
lavoro di ricerca e arrangiamento di brani di musica popolare italiana.
Nel 2020 collabora con il chitarrista Sandro Gibellini, con cui registra dei brani in studio, accompagnata anche dal contrabbassista Giulio Scianatico e dal sassofonista Luca Ceribelli.
Frequenta varie masterclass tra cui “Nuoro Jazz” e “Isola Jazz”.
Segue lezioni e seminari con musicisti di fama internazionale tra cui : Tom Harrel, Aaron Parks, Brad Mehldau, Franco D’Andrea, Jimmy Cobb, Josè James, Peter Bernstein, Diana Torto, Paolo
Angeli, Fay Claassen, Jerry Weldon, Ed Cherry, David Linx, Marianne Solivan, Sajncho Namtchylal, Lydia Van Dam, Sannah Van Vliet, Fulvio Sigurtà, Paolino dalla Porta, Emanuele Cisi, Dado Moroni, Francesca Corrias.
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EMANUELE MANISCALCO
Durante gli studi, iniziati da autodidatta e parallelamente condotti, tra il 2001 e il 2014, presso l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena, il Conservatorio ‘Luca Marenzio’ di Brescia e il Rytmisk Musikkonservatorium di Copenaghen, Emanuele ha trovato una propria dimensione espressiva che fa confluire in un approccio generativo urgente e pertinente diversi linguaggi musicali e artistici.
Ha collaborato con musicisti jazz di rilievo internazionale quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Ares Tavolazzi, Stefano Battaglia, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Giovanni Guidi, Filippo Vignato, Dan Kinzelman, Federica Michisanti. In ambito pop e rock, ha suonato e registrato con Marco Parente, Alessandro “Asso” Stefana, Giovanni Ferrario, Alessandro Fiori e Paolo Cattaneo. Tra le collaborazioni internazionali spiccano quelle con Thomas Morgan, Maria Faust, Ned Ferm, Mark Solborg, Qarin Wikström, Anders ‘AC’ Christensen e Greg Cohen. Compare in circa cinquanta album e ne ha pubblicati dieci a proprio nome, di cui due per l’etichetta tedesca ECM con il trio Third Reel (con Roberto Pianca e Nicolas Masson). Tra il 2018 e il 2019 ha co-prodotto il primo album di Loaver (lavoro solista della cantante e songwriter svedese Linnea Hall). È docente di pianoforte, tastiere e musica d’insieme presso il Dipartimento di Popular Music del Conservatorio ‘Marenzio’ di Brescia, e di ‘Tecniche dell’improvvisazione musicale’ presso l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena
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Event Venue & Nearby Stays
Alberodonte, via ponte cingoli 24, rodengo saiano, brescia, Italy