I giardini del Quirinale + una passeggiata barocca: Venerdì 25 Ottobre

Sat Oct 19 2024 at 09:30 am UTC+02:00

Palazzo del Quirinale | Rome

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I giardini del Quirinale + una passeggiata barocca: Venerd\u00ec 25 Ottobre
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Venerdi 25/10 alle 10 (data confermata e posti ancora disponibili).
Le date a seguire sono opzionate:
Venerdì 20/09 alle 9:30;
Venerdì 27/09 alle 9:30;
Venerdì 4/10 alle 9:30;
Venerdì 11/10 alle 10.
Visiteremo i giardini, la Vasella (una raccolta di meravigliose porcellane) e le carrozze storiche.

Queste date sono da prenotare e saldare non appena raggiungeremo il numero di partecipanti per ogni gruppo. Procederemo con largo anticipo all'acquisto dei biglietti nominativi (da prendere velocemente, dato che terminano presto).
👉🏼Il tour inizia esternamente; vi parleremo della storia del colle e di tutte le sue vicende salienti.
A seguire entreremo nel Palazzo del Quirinale e dopo la visita (che dura 1 ora e 30' circa) in cui saremo accompagnati dal personale interno, andremo su Via delle Quattro Fontane.
Vi parleremo di Sant'Andrea al Quirinale e San Carlino alle Quattro Fontane e poi andremo nel cortile del vicino Palazzo Barberini.
Vedremo le due scale progettate nel palazzo dai due geni dell'architettura (e non solo) del Barocco: Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini.
Il tour procederà a Piazza Barberini; si concluderà davanti la Fontana del Tritone del Bernini e avrà una durata complessiva di 2h e 45'/3 ore.

👁️👁️ Per poter essere inseriti in lista dovete scriverci il vostro NOME, COGNOME, DATA, LUOGO E NAZIONE DI NASCITA.
Quota del tour, compreso il biglietto di ingresso:
20 euro per i nostri soci;
25 euro per i nuovi e per chi deve rinnovare il tesseramento 2024.

Si paga tutto tramite bonifico bancario o Paypal che vi sarà fornito in fase di conferma delle visite.

👁️👁️INFORMAZIONI IMPORTANTI
Come richiestoci dal Palazzo, i partecipanti dovranno presentarsi muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità. Qualora i dati anagrafici dei nominativi, indicati al momento della prenotazione, non coincidano con i dati risultanti dai documenti, non sarà consentito l’accesso. È richiesto un abbigliamento appropriato.
In caso di ritardo rispetto all’orario previsto per la visita, non sarà più possibile accedere al Palazzo.
Una volta chiuso il gruppo, la data e l’orario di visita non possono essere modificati e il biglietto, essendo nominativo, non è cedibile nè rimborsabile.
Per partecipare:
Sms/whatsApp 329.7348424
[email protected]
Vi aspettiamo!
Di seguito ci sono alcune informazioni storiche fornite dal sito ufficiale del Quirinale:
"Il Quirinale racchiude al suo interno un giardino di circa quattro ettari, la cui storia è strettamente connessa con l’evoluzione del complesso monumentale.
Entrando nel Palazzo dalla via del Quirinale, attraverso Porta Giardini e un ottocentesco cancello, ci si inoltra nel Viale delle Palme, affiancato da entrambi i lati da dodici aiuole geometriche che ospitano una ricca collezione di specie arboree.
Separato rispetto al resto del giardino tramite mura e alte siepi, il Boschetto si caratterizzava per un'originale organizzazione degli spazi. I viali erano coperti da pergolati e i restanti spazi erano occupati da una fitta vegetazione che dava un aspetto boscoso all'intera area.
I Giardini e il Coffee House
Il Quirinale racchiude al suo interno un giardino di circa quattro ettari, la cui storia è strettamente connessa con l’evoluzione del complesso monumentale.
Agli inizi del Cinquecento sul colle Quirinale, tra le ville patrizie e di cardinali, vi era quella della nobile famiglia dei Carafa, denominata “vigna di Napoli”. La villa includeva due edifici residenziali, ubicati rispettivamente a nord sulle pendici del colle e a sud sulla strada Pia, l’odierna via del Quirinale. Gli edifici, collegati tra loro da giardini, pergolati e cortili, erano separati tramite un muro di cinta dal giardino propriamente detto che si estendeva nella zona orientale della proprietà.
La prima sistemazione del giardino si deve al cardinale Ippolito d’Este, che nel 1550 prese in affitto la villa dei Carafa trasformandola in una delle dimore più eleganti di Roma, ricca di raccolte antiquarie. A quel tempo il giardino, realizzato da Girolamo da Carpi e Tommaso Ghinucci era articolato in viali, padiglioni e aiuole a cui si accedeva attraverso un viale di ingresso parallelo alla strada Pia. Da questo viale, un percorso a tridente convergeva ad un padiglione centrale con un ninfeo ornato da statue antiche e un altro padiglione, a pianta centrale in legno e fogliame, era sistemato nel luogo in cui nel Settecento sarà costruita la Coffee House. Una scalinata permetteva di raggiungere in direzione Trevi la zona inferiore del complesso, il “giardino d’abbasso”, in cui si trovava un ninfeo con statue di Apollo e le Muse, la cosiddetta “Fontana grande” estense, trasformata alla fine del Cinquecento nella Fontana dell'Organo (foto), tuttora esistente.
Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), impegnato nell’edificazione del palazzo papale, lasciò immutato l’assetto del giardino e il suo successore Sisto V Peretti (1585-1590) si limitò ad arricchirlo di acque per l’alimentazione delle fontane con la creazione dell’Acquedotto Felice.
Il giardino ritornò ad avere un ruolo di rilievo con Clemente VIII Aldobrandini (1592-1605), che favorì la sistemazione di alcune fontane create da Ippolito d’Este e fece edificare la monumentale Fontana dell'Organo (stampa), celebre per gli impianti musicali azionati dalla caduta delle acque e per la ricchezza degli apparati decorativi. Secondo le cronache del tempo, nel giardino il papa “dava ricevimento agli ambasciatori ed alle personalità di riguardo”.
Agli inizi del Seicento, Paolo V Borghese (1605-1621) realizzò, nel rispetto del precedente impianto, la radicale trasformazione del giardino in un insieme monumentale e compiuto e Urbano VIII Barberini (1623-1644) ne progettò l’ampliamento verso le Quattro Fontane con l’inclusione della ex Vigna Boccacci, rimasta incolta ai margini della proprietà, facendo spianare e circondare di mura la zona più alta del colle, l’antico collis salutaris.
Nel Settecento, per volontà di Benedetto XIV Lambertini (1740-1758), in un punto panoramico del colle il giardino fu arricchito di una elegante Coffee House, edificata a partire dal 1741 dall’architetto Ferdinando Fuga e destinata dal pontefice a luogo di incontro e di cultura. L’edificio, costituito da un portico a tre arcate sui due fronti e da due ali prospettiche, si imposta su di una terrazza antistante la facciata, pavimentata a rombi di peperino bianco e rosa e con tre gradini di accesso. La lineare composizione architettonica è evidenziata dal fregio dorico della facciata, coronata dall’attico sul quale sono collocati dodici busti di togati. Sul prospetto posteriore, affacciato sulla città, una nicchia ospita il busto del papa. La splendida vista, che costituiva una singolare attrattiva per gli ospiti, è ora compromessa dall’imponente edificio sabaudo delle Scuderie da Tiro, completato nel 1875.
La sobria linearità dell’esterno contrasta con la raffinata eleganza delle tre sale interne, la cui decorazione fu completata entro il 1743. Il loggiato centrale, oggi chiuso da vetrate, funge da raccordo con il giardino e consente di accedere alle stanze: la saletta di destra presenta una volta decorata con eleganti stucchi che racchiudono quattro tele ovali con gli Evangelisti (1742) eseguite, come il dipinto al centro della volta con la Consegna delle chiavi, da Pompeo Batoni. Alle pareti, le grandi tele raffiguranti La Cananea ai piedi di Gesù e Il Buon Samaritano di Jan Frans van Bloemen detto l'Orizzonte e Placido Costanzi – autori rispettivamente dei paesaggi e delle figure – hanno la funzione di eleganti sopra camini. La saletta di sinistra, con una analoga decorazione a stucco, presenta dipinti su tela di straordinario pregio artistico: Cristo che raccomanda a Pietro il suo gregge, al centro della volta, e Quattro profeti di Agostino Masucci. Di grande valore sono le due tele di Giovanni Paolo Panini, poste sulle pareti lunghe, che rappresentano la Piazza del Quirinale (1733) e Piazza Santa Maria Maggiore (1742). Nel Coffee House il 3 novembre 1744 si svolse l’incontro di Benedetto XIV con Carlo di Borbone, re delle Due Sicilie, raffigurato dallo stesso Panini in un noto dipinto del Museo di Capodimonte a Napoli.
Nel corso del pontificato di Gregorio XVI Cappellari (1831-1846) fu attuata una riorganizzazione su vasta scala delle alberature, soprattutto nella parte verso le Quattro Fontane, che ne accentuò l’aspetto di giardino di gusto inglese. Particolarmente significativa fu la creazione, presso l’ala orientale del palazzo, di un labirinto arboreo con un obelisco al centro e la sistemazione, nel viale che conduce alla Porta Giardini della Manica Lunga, di una elegante fontana con tazza di marmo e vasca inferiore circolare, progettata dall’architetto Filippo Martinucci.
Tra gli interventi di età sabauda si ricorda la creazione della Fontana di Caserta, costruita di fronte al Coffee House su progetto dello scultore Giulio Monteverde per Umberto I (1878-1900), che include un gruppo scultoreo proveniente dal parco della Reggia di Caserta, con tre figure femminili sedute su di una roccia al centro di una vasca circolare.

Le carrozze
Appena insediato al Quirinale Vittorio Emanuele II, primo re dell'Italia unita, non fu secondaria la preoccupazione del Ministero della Real Casa di ricavare nell'antico palazzo dei papi degli spazi sufficienti a contenere cavalli, carrozze e corredi di scuderia.
La vita della numerosa corte sabauda necessitava di ampi apparati di scuderia, indispensabili sia per le attività quotidiane che per le occasioni di rappresentanza, e le scuderie fatte costruire su piazza del Quirinale dai papi nel Settecento non erano sufficienti a contenere tutto l'occorrente. Si decise allora di edificare un grande fabbricato a forma di "L" che venisse a delimitare l'intero confine nord-occidentale del complesso del Quirinale; la costruzione - oggi detta "Fabbricato Cipolla" dal nome dell'architetto - era abbastanza vasta da poter contenere le scuderie, una pagliara, gallerie per i finimenti ed il vestiario, una rotonda da utilizzare come maneggio, centoventisei stanze per il personale, rimesse per le carrozze. Ancora oggi parte di questo fabbricato ospita l'antica Galleria dei Finimenti e delle Livree, un Gabinetto Storico con i corredi di scuderia più preziosi, l'ufficio del Grande Scudiere (il funzionario regio che si occupava di questo importante settore della vita di corte), le carrozze.
Le carrozze in uso alla corte furono in massima parte realizzate alla fine dell'Ottocento da ditte specializzate. Fanno eccezione solo quattro berline piemontesi e tre del Granducato di Toscana.
Le quattro carrozze piemontesi sono i pezzi più antichi e pregiati della collezione del Quirinale, spesso utilizzati nelle occasioni più importanti della storia sabauda: un berlingotto del 1789 con la cassa verniciata in oro e dipinta; una berlina del 1817 detta degli sposi perché utilizzata in occasione delle nozze di Vittorio Emanuele II; un'altra berlina del 1817 la cui cassa è completamente dipinta con le storie dell'eroe greco Telemaco alla ricerca del padre Ulisse; l'Egiziana, costruita per il carnevale torinese del 1819 ma in seguito, tinteggiati in nero gli originari fondi color avorio, utilizzata per i solenni trasporti funebri dei sovrani sabaudi.
Risalgono all'inizio dell'Ottocento, precisamente al 1821-22, anche due delle tre carrozze provenienti dal Granducato di Toscana, più semplici e sobrie però rispetto alla straordinaria fastosità e originalità dei quattro splendidi esemplari piemontesi.
Tra le 105 carrozze della collezione del Quirinale vale la pena ricordare ancora alcune berline di gala e gran gala prodotte a Milano per Vittorio Emanuele II, vetture coperte o scoperte destinate al servizio privato del re o dei funzionari di corte, vetture per la campagna, carrozzine per bambini, calessini da pony, una piccola berlina in stile rococò donata al principe di Napoli fanciullo, il futuro Vittorio Emanuele III".
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Palazzo del Quirinale, Quirinale, Piazza del Quirinale, 00187 Roma RM, Italia,Rome, Italy

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