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IOFlavia Mastrella e Antonio Rezza, coppia artistica ineguagliabile del panorama teatrale contemporaneo, da sempre firmano a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico di spettacoli divertenti e terribili, anarchici e surreali. Leoni d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia e Premio Speciale Ubu «per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale», arrivano sul palco del Garybaldi con uno dei loro spettacoli cult.
Io è l’espressione della vulcanica inventiva dei suoi creatori che da sempre sfidano la rigidità di ogni codice linguistico, in cui «lo spazio scenico è in continua mutazione» grazie alla metamorfosi ininterrotta delle scene disegnate e realizzate da Mastrella. Una struttura composta di teli policromi che, coinvolta nell’azione drammaturgica, risente dei movimenti del corpo. I tessuti sono ambientazione, abito, oggetto.
Muovendosi fra di essi, avvolgendosene, facendosi partecipe delle oscillazioni, Rezza mette in scena una soggettività frantumata, “barcollante”, un “io” drammaticamente (comicamente) contemporaneo che si mostra in tutta la sua aggressiva fragilità.
𝐼𝑙 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑓𝑎 𝑙𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑝𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑖 𝑙𝑢𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑒𝑛𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑎𝑛𝑠𝑖𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑢 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖𝑜.
𝐼𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑒 𝑖𝑛𝑢𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜, 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎𝑣𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑖𝑒𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒.
𝐼𝑙 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜 𝑠𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑣𝑣𝑜𝑙𝑔𝑒 𝑢𝑛 𝑛𝑒𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒, 𝑢𝑛 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑙𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎 𝑙𝑒𝑛𝑧𝑜𝑟𝑎 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑖𝑟𝑠𝑖 𝑎𝑑 𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑐𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜.
𝑇𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑛𝑛𝑜 𝑎 𝑐ℎ𝑖 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑛𝑧𝑜𝑟𝑎, 𝑎𝑝𝑝𝑒𝑠𝑎𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑒, 𝑠𝑐𝑖𝑣𝑜𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑓𝑎 𝑑𝑜𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑒 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒 𝑧𝑎𝑚𝑝𝑖𝑙𝑙𝑎𝑟𝑒.
𝐼𝑜 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑏𝑒𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑟𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑎𝑟𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒, 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑛𝑧𝑜𝑟𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑙𝑎𝑠𝑠𝑖𝑎 𝑟𝑜𝑚𝑝𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙’𝑖𝑑𝑖𝑙𝑙𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑜.
𝑆𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑐𝑎, 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑎𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜, 𝐼𝑜 𝑠𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑠𝑠𝑖 𝑎𝑛𝑔𝑢𝑠𝑡𝑖. 𝑂𝑔𝑛𝑖 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑒𝑜, 𝑢𝑛 𝑢𝑜𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑚𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑒𝑛𝑓𝑎𝑠𝑖, 𝑢𝑛 𝑢𝑓𝑜 𝑔𝑖𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑟𝑢𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑖 𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒, 𝑢𝑛 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑣𝑢𝑙𝑣𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑜𝑟𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑢𝑖.
𝐸 𝐼𝑜, 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒, 𝑡𝑟𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑔ℎ𝑒 𝑒 𝑚𝑖𝑠𝑒𝑟𝑖𝑎, 𝑠𝑒𝑟𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑙’𝑎𝑝𝑝𝑒𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑢𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑎𝑣𝑜𝑙𝑎 𝑖𝑚𝑏𝑎𝑛𝑑𝑖𝑡𝑎.
𝐼𝑛𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜𝑓𝑒: 𝐼𝑜 𝑠𝑖 𝑟𝑖𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎…
Evento in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo
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Intero € 18,00 + d.p.
Ridotto* € 15,00 + d.p.
Ridotto under 18 € 10,00 + d.p.
Ridotto soci ARCI € 16,50 + d.p.
I posti sono numerati e preassegnati al momento dell’acquisto. Per l’acquisto di un posto carrozzina è necessario rivolgersi alla biglietteria del teatro scrivendo alla mail [email protected] oppure contattando il numero 0118028540
*RIDUZIONI per minori di 25 anni o maggiori di 67 anni; possessori Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta, iscritti FAI, abbonati alle stagioni a cura di Piemonte dal Vivo.
È necessario esibire un documento di identità o altro titolo che certifichi il diritto alla riduzione al momento dell’ingresso in teatro.
Non sarà ammesso pubblico in sala dopo l’ora prevista per l’inizio dello spettacolo. Gli spettacoli potrebbero subire variazioni in ordine a data, titolo, orario e luogo di rappresentazione per ragioni indipendenti dal teatro. Tutti gli aggiornamenti verranno comunicati attraverso il sito e i social di Suoneria.
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Via Partigiani 4, 10036 Settimo Torinese, Italy, Via dei Partigiani, 4, 10036 Settimo Torinese TO, Italia,Settimo Torinese, Italy
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