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Chi detiene la supremazia nel tempo presente?
E cosa intendiamo per supremazia? Nell’era del declino della globalizzazione chi può arrogarsi la condizione di essere supremo, ovvero di detentore dell’autorità, del dominio, di una influenza incontestata. Chi è sopra a chiunque altro? La supremazia della legge e dei parlamenti è in crisi. La supremazia di chi esercita la giustizia è in crisi. Si torna alle lezioni di Tucidide e Platone? Davvero vige la regola più forte? “La forza stabilisce ciò che è giusto”, ovvero è solo il potere dettato dall’autorità coercitiva o militare a reggere le sorti dell’umanità. E senza un nemico è quasi inutile esercitare quel potere? In un attimo la supremazia ideologica divine supremazionismo. Quando un gruppo (di genere, etnia, religione) si sente superiore a tutti gli altri e per questo motivo è destinato a dominare. Un’idea che ha corrotto il pensiero politico dell’uomo nel corso della storia e alimentato numerosi sistemi oppressivi, tra cui il maschilismo, il razzismo istituzionalizzato e altri fenomeni autoritari e oggi torna sulla scena del dibattito politico mondiale.
In un’epoca in cui l’equilibrio globale è ridefinito da forze in competizione, il potere politico, il progresso tecnologico e il controllo delle risorse energetiche diventano il nuovo campo di battaglia per la supremazia. Viviamo un periodo segnato dal ritorno della forza negli scenari internazionali. Le grandi potenze riscrivono sfere d’influenza, le alleanze tradizionali si fratturano o si rinnovano, e nuovi attori emergono. Il conflitto, anche economico e ideologico, si fa sempre più ibrido. In questo contesto, la geopolitica diventa il linguaggio principale attraverso cui si leggono le crisi, le strategie di sicurezza e le nuove mappe del potere globale. Allo stesso tempo nuove invenzioni tecnologiche entrano nella storia dell’umanità: l’intelligenza artificiale, l’automazione avanzata, il dominio dei dati e delle infrastrutture digitali stanno ridefinendo non solo i modelli economici, ma anche le strutture sociali e democratiche.
Chi controlla la tecnologia non detiene solo un vantaggio competitivo: esercita una nuova forma di egemonia culturale, cognitiva, persino etica. La supremazia tecnologica non è più un’opzione, ma un campo di battaglia. Infine, la crisi climatica ha reso evidente che l’energia è al centro delle nostre possibilità di sopravvivenza e sviluppo. La corsa alle risorse critiche, la transizione verso fonti rinnovabili, la ridefinizione della sovranità energetica sono elementi che condizionano ogni scelta strategica. L’energia è oggi ciò che la terra era nei secoli passati: oggetto di contesa, leva di potere, vincolo e opportunità.
L’espressione “era della supremazia” indica dunque un tempo in cui non basta più comprendere i fenomeni, ma occorre misurarne l’impatto sistemico che essi hanno sul potere e dunque sulla vita delle persone. Il Festival del Sarà – Dialoghi sul futuro si snoda in un percorso incentrato sui temi della “geopolitica, della tecnologia, dell’energia”. Un invito a leggere il presente con consapevolezza critica, a interrogarsi sulle dinamiche che orientano il nostro futuro e a cercare strumenti per affrontare le asimmetrie che definiscono il nostro mondo.
Programma
L’era della supremazia.
Geopolitica / Tecnologia / Energia
Ore 17.30
Registrazioni
Ore 17.45
Saluti di indirizzo
Elena Carnevali - Sindaco di Bergamo
Dialogo
Paolo Gentiloni - già Presidente del Consiglio dei Ministri (v)
Antonello Barone - Ideatore Festival del Sarà - Dialoghi sul futuro
Ore 18.30
Round Table 1
Supremazia Tecnologica
La geopolitica e l'energia ai tempi dell’AI
Intervengono
Giorgio Gori - Europarlamentare
Laura Castelletti - Sindaco di Brescia
Piero Benassi - già Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea.
Renato Mazzoncini - Amministratore delegato di A2A
Modera Antonello Barone - Ideatore Festival del Sarà - Dialoghi sul futuro
Ore 19.15
Round Table 1
Supremazia Tecnologica
Libertà accademica e protezionismo intellettuale
Guido Saracco - Direttore Biennale Tecnologia Politecnico di Torino
Fabio Pressi - Presidente Motus-e
Simona Maschi - Fondatrice CIID - Copenhagen Institute of Interaction Design
Modera Antonello Barone - Ideatore Festival del Sarà - Dialoghi sul futuro(v) video
Event Venue & Nearby Stays
CIID - Copenhagen Institute of Interaction Design, 16 Via Astino, Bergamo, Italy
EUR 0.00