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ENRICO RAVA “Fearless Five” (1° set) / THE COOKERS (2° set)22 marzo 2025, ore 20.30
presso Teatro Donizetti
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ENRICO RAVA “Fearless Five”
“Fearless Five” è l’ultima creatura del più internazionale dei jazzisti italiani, già Direttore Artistico di Bergamo Jazz dal 2012 al 2015. È un gruppo che ruota attorno, oltre che al carisma del trombettista e flicornista che lo guida, ad alcuni tra i più talentuosi esponenti delle ultime generazioni di musicisti jazz italiani. Un gruppo che unisce energie giovani e creative, valorizzate da un leader che sa trarre linfa vitale dai musicisti con cui suona, ripagandoli con la sua esperienza, con la sua naturale musicalità, e lasciando loro ampi spazi di manovra.
«Con questo gruppo mi sento come su un’isola ideale, dove ognuno dà e ognuno ricevere quello di cui ha bisogno. C’è grandissima libertà ma rispetto reciproco, ognuno è in ascolto dell’altro, come in una democrazia perfetta che solo il jazz può rappresentare», racconta lo stesso Enrico Rava, «I musicisti hanno tutti questa grande capacità, quasi telepatica, di ascoltare e interagire agli input. Ma ci vuole anche coraggio per stare su quest’isola. Circondata a volte da un mare minaccioso, a volte meno, visti i tempi così difficili che stiamo vivendo, rimane pur sempre la mia isola ideale dove amo vivere e suonare».
Pe costituire i Fearless Five Rava ha coinvolto Matteo Paggi al trombone – scovato ai seminari di Siena Jazz, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Evita Polidoro alla batteria, che insieme garantiscono una formidabile spinta propulsiva. Con loro c’è il chitarrista Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio baricentro del nuovo quintetto, che ha poco pubblicato l’album eponimo, uscito per Parco della Musica Records. Un disco che, assemblando composizioni vecchie e nuove, regala una musica di grande freschezza, frutto dell’intesa tra Rava, che a ottantacinque anni suonati non ha perso nulla della propria vena poetica, e i suoi partner. E il merito va suddiviso paritariamente tra cinque jazzisti “senza paura”.
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THE COOKERS featuring
BILLY HART, GEORGE CABLES, CECIL MCBEE, EDDIE HENDERSON, AZAR LAWRENCE, DONALD HARRISON, DAVID WEISS
Una super band o una dream band, come dir si voglia: vedere uno dietro l’altro i nomi dei componenti dei The Cookers non può che sollecitare una definizione di questo genere. Billy Hart, George Cables, Cecil McBee, Eddie Henderson, Azar Lawrence, Donald Harrison e David Weiss rappresentano infatti una fetta consistente di quello che viene comunemente inteso come mainstream jazz, ovvero jazz tutto d’un pezzo, con profonde radici nel passato ma, nel caso dei The Cookers, ben calato nel presente. Con sei album alle spalle, il primo dei quali, Cast the First Stone, registrato nel 2010 e l’ultimo Look Out uscito nel 2021, i Cookers, la cui formazione ha visto nel tempo qualche alternanza, racchiudono lo spirito di una musica che si nutre del più schietto linguaggio jazzistico moderno, tenendosi tuttavia ben lontana da mere operazioni di ripasso storico.
Provando a riassumere carriere così lunghe e importanti, viene naturale iniziare dal più anziano del gruppo, il contrabbassista Cecil McBee, classe 1935: Miles Davis, Andrew Hill, Sam Rivers, Wayne Shorter, Charles Lloyd, Jackie McLean e Freddie Hubbard sono solo alcuni dei leader con cui ha suonato. Nel 1940 sono invece nati il batterista Billy Hart e il trombettista Eddie Henderson, anche loro veterani di infinite battaglie musicali: sono stati tra l’altro componenti della band elettrica con cui Herbie Hancock salì nel 1972 sul palco del Teatro Donizetti.
George Cables (1944) è uno dei fuoriclasse del piano jazz: Art Blakey, Sonny Rollins, Dexter Gordon, Art Pepper e Joe Henderson spiccano nel suo curriculum collaborativo.
New entry dei Cookers è il sassofonista tenore Azar Lawrence (1952), in sostituzione del collega di strumento Billy Harper ma già presente come special guest in Cast the First Stone. I più lo ricordano al fianco di Miles Davis (Dark Magus) e di McCoy Tyner (Enlightenment). Originario di New Orleans (1960), il contraltista Donald Harrison si è messo in luce con i Jazz Messengers di Art Blakey e ha stretto un fecondo sodalizio con il trombettista Terence Blanchard.
Ultimo anagraficamente, David Weiss (1964) è anch’egli tutt’altro che un novellino: ha infatti suonato con Jaki Byard, Jimmy Heath, Clifford Jordan, Freddie Hubbard e molti altri. Ha fondato il New Jazz Composers Octet ed è lui a tenere le fila dei Cookers.
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Event Venue & Nearby Stays
Fondazione Teatro Donizetti, Piazza Cavour, 15,Bergamo, Italy
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